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Un contributo originale di Giuseppe Bertola e Daniele Checchi su alcuni temi fra i più critici dell’organizzazione scolastica nel nostro Paese.

Un bravo insegnante può essere meglio utilizzato in un istituto professionale di periferia o in un liceo del centro? È possibile perseguire oggi nella scuola italiana obiettivi di qualità e di efficienza che siano compatibili con quelli d’equità? E quali nuovi e ragionevoli criteri è bene definire per l’allocazione degli insegnanti alle scuole, così da ottenere che facciano bene il loro lavoro nella scuola in cui sono più utili?
Peraltro, da soli, incentivi monetari e valutazioni quantitative non bastano, né ci si può affidare unicamente alle scelte economiche autonome di insegnanti e famiglie, perché il prodotto delle scuole e la qualità di chi ci lavora hanno molte dimensioni e sono difficili da valutare obiettivamente.
A partire da questi interrogativi e riflessioni, Giuseppe Bertola e Daniele Checchi sviluppano – in una prospettiva prevalentemente ma non esclusivamente economica – alcuni dei temi più critici dell’organizzazione del sistema scolastico italiano e dei nuovi meccanismi che dovrebbero orientare le funzioni e la carriera degli insegnanti.

Il saggio, pubblicato on line nella versione integrale, è uno dei contributi che hanno orientato il Rapporto 2009 sulla scuola in Italia, che la Fondazione Agnelli renderà pubblico nelle prossime settimane.