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Al via due sperimentazioni del Miur, il ruolo della Fondazione Agnelli come osservatore indipendente a Pisa e Siracusa

Fra i molti compiti del sistema nazionale di valutazione dell’istruzione, che il nostro Paese sta faticosamente e tardivamente costruendo, uno dei più importanti è definire criteri rigorosi ed efficaci per valutare la qualità del lavoro svolto all’interno delle scuole.  Con tre obiettivi prioritari: premiare i docenti e il personale scolastico che più s’impegnano per migliorare i risultati dei propri studenti e dare un servizio all’altezza degli altri compiti (lotta all’abbandono, inclusione dei soggetti più deboli, sostegno alla mobilità sociale ecc.)  che la collettività assegna alla scuola; fornire a tutti gli altri insegnanti incentivi al miglioramento  nella prospettiva di analoghi adeguati premi; individuare le situazioni di maggiore criticità per consentire efficaci azioni di sostegno e correzione.

Nascono in questa prospettiva due distinte sperimentazioni promosse dal Miur, seguendo le indicazioni di un comitato tecnico-scientifico di esperti, e annunciate nei giorni scorsi dal ministro Gelmini. L’iniziativa è innovativa nei contenuti e nel metodo: nella scuola italiana non è frequente, infatti, sperimentare e valutare l’efficacia di un provvedimento di riforma prima di implementarlo e generalizzarlo all’intero sistema.
La prima sperimentazione è finalizzata a premiare i singoli insegnanti e sarà realizzata in un gruppo di scuole di ogni grado nelle province di Torino e Napoli.
La seconda sperimentazione sarà svolta nelle scuole medie delle province di Pisa e Siracusa e si propone, invece, di valutare la qualità dei risultati raggiunti dalle scuole nel loro complesso: gli apprendimenti, innanzitutto, attraverso il ’valore aggiunto contestualizzato’ fornito dalla scuola, ma non solo quelli…
Anche sulla base delle ricerche svolte nei suoi due Rapporti sulla scuola in Italia 2009 e 2010, la Fondazione Agnelli è convinta che la qualità di una scuola dipenda essenzialmente dal “lavoro di squadra” del suo personale docente e non docente. Di conseguenza, pensiamo che la valutazione di quest’ultimo rappresenti un criterio più efficace e informativo della valutazione dei singoli insegnanti tanto per l’assegnazione di incentivi retributivi quanto per l’individuazione e il sostegno delle situazioni più critiche.  Perciò il nostro istituto seguirà – di concerto col Miur – l’andamento e gli esiti di questa seconda sperimentazione come osservatore esterno e indipendente, mettendo a disposizione le proprie competenze di ricerca.

Per saperne di più, è possibile scaricare il comunicato stampa del Miur, alcuni articoli che la stampa nazionale ha dedicato alle sperimentazioni e un intervento su La Stampa di Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli.

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