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www.eduscopio.it è il portale che aiuta famiglie e studenti nella scelta della scuola superiore

Da oggi è online la nuova edizione 2022 di Eduscopio.it della Fondazione Agnelli, con i dati aggiornati sulle scuole secondarie di II grado che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma.

Il portale – nato nel 2014 e gratuito – si propone di aiutare gli studenti e le loro famiglie nella scelta del percorso di studi dopo la terza media. Dalla nascita a oggi circa 2,4 milioni di utenti unici hanno visitato il portale Eduscopio.it, consultando oltre 11,6 milioni di pagine, numeri che testimoniano come si tratti di una risorsa apprezzata dalle famiglie e per le scuole.

Eduscopio.it consente allo studente di comparare le scuole dell’indirizzo di studio che interessa nell’area dove risiede, sulla base di come queste preparano per l’università o per il mondo del lavoro dopo il diploma.

«Le informazioni, i dati e i confronti fra le scuole che si trovano nel portale  – ha detto il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto – possono essere davvero utili per le scelte educative di tutte le famiglie, in particolare di quelle che hanno minori risorse e reti sociali meno sviluppate. Ovviamente, Eduscopio non può essere l’unico strumento: non a caso, siamo in attesa di una seria riforma dell’orientamento alla scelta della scuola superiore, prevista dal PNRR, ma di cui si parla troppo poco. Ma oltre a dare informazioni a studenti e famiglie, Eduscopio ci aiuta a capire altri fenomeni importanti. Quest’anno, ad esempio, i dati ci dicono che il Covid ha avuto forti ripercussioni sui percorsi dei diplomati degli istituti tecnici e professionali che hanno scelto di non continuare all’università, ma di trovare lavoro: a livello aggregato, il tasso di occupazione calcolato da Eduscopio per i diplomati del 2019 che hanno cercato l’impiego in piena pandemia risulta dell11% più basso rispetto ai diplomati del 2017. Dopo il forte calo degli apprendimenti registrato dall’Invalsi nel 2021 e 2022, la pandemia rischia dunque di lasciare segni profondi anche sulle prospettive di lavoro di questa generazione».

Per la nuova edizione di Eduscopio.it, il gruppo di lavoro coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di 1.289.000 diplomati italiani di 7.700 scuole in tre successivi anni scolastici (2016/2017, 2017/2018, 2018-2019).