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Presentato a Como il rapporto promosso dalla Fondazione Agnelli e realizzato dall’Università Milano Bicocca

Cometa Formazione-Scuola Oliver Twist di Como rappresenta un’originale esperienza educativa di formazione professionale e orientamento al lavoro, che si è sviluppata nel tempo, raccogliendo consensi e apprezzamenti, ad esempio dalla European Training Foundation. Nel panorama educativo italiano Cometa si distingue per il clima positivo creato da docenti appassionati, per l’attenzione a ogni studente con percorsi personalizzati e per la sua peculiare capacità di mettere insieme competenze educative e manageriali.

A un decennio dalla nascita, l’esperienza di Cometa è stata analizzata in un rapporto promosso dalla Fondazione Agnelli e curato da Gaia Banzi, dell’Università di Milano-Bicocca, che ha realizzato il rapporto con la supervisione di Susanna Mantovani.

Il rapporto è stato presentato oggi a Como. Insieme all’autrice, erano presenti Erasmo Figini (fondatore di Cometa), Paolo Basilico (presidente della Fondazione Oliver Twist), Andrea Gavosto (Fondazione Agnelli), Susanna Mantovani (Università di Milano Bicocca), Valentina Aprea (Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia), Simona Malpezzi (PD, Camera dei Deputati), Paola Macchi (M5S Consiglio Regionale Lombardia), Mariavittoria Garlappi (European Training Foundation) e Shyamal Majumdar (Unesco – Unevoc).

“Il rapporto nasce da stupore e curiosità” ha detto Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli. “Stupore provato visitando la scuola, che ha tratti originali e diversi rispetto agli standard italiani, seguito dal desiderio di capirne meglio le peculiarità pedagogiche e organizzative, anche in una prospettiva di possibile disseminazione. La Fondazione Agnelli non ha però tra i propri obiettivi e competenze la valutazione di singole scuole. Perciò abbiamo deciso di affidare la ricognizione all’Università di Milano-Bicocca e a Gaia Banzi. I risultati sono interessanti: il modello Cometa viene inquadrato all’interno di una cornice ricca di riferimenti alla storia della pedagogia e della didattica; l’analisi dei fattori che ne spiegano il successo può ispirare tentativi di miglioramento dell’offerta formativa in altri territori e situazioni; infine, il rapporto offre alla scuola stessa elementi per una propria interpretazione critica del modello, in vista di nuovi sviluppi”.

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