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Giunto alla sua quinta edizione il Bilancio Sociale si rivolge, in particolare, alla cittadinanza e alle istituzioni torinesi

Le ricerche e i rapporti sulla scuola e l’università; il portale Eduscopio.it, per aiutare ragazzi e famiglie nella scelta delle scuole superiori; il programma sull’edilizia scolastica e gli ambienti di apprendimento; i workshop e le sperimentazioni con le scuole in Piemonte e in altre regioni; il sostegno a iniziative di formazione d’eccellenza. E, infine, un significativo impegno nel campo della solidarietà sociale e della beneficenza.
Sono i fronti sui quali è oggi impegnata la Fondazione Giovanni Agnelli, come ha ricordato stamane il direttore Andrea Gavosto, presentando oggi il Bilancio Sociale 2014 dell’istituzione, i suoi programmi e i suoi esiti operativi, che nascono da linee strategiche coerenti con la missione originaria, ma che dal 2008 si concentrano in questi specifici ambiti. Il 2014 ha rappresentato per la Fondazione Agnelli un anno positivo sul piano della ricerca e delle attività, come pure del rafforzamento della solidità economica necessaria alle sue attività e alla sua indipendenza.
Ma è stato anche un anno di bilancio sul recente passato. Dopo sei anni di impegno sull’education abbiamo ritenuto utile svolgere una riflessione sul nostro stesso operato, così da ricavarne elementi di giudizio che ci possano aiutare a definire gli obiettivi e gli strumenti per proseguire con efficacia i nostri sforzi. Un gruppo di ricercatori esterni e indipendenti ha perciò esaminato criticamente le nostre attività dal 2008 al 2014, raccogliendo anche le opinioni di osservatori e testimoni qualificati. Gli esiti di questa indagine sono stati positivi. La Fondazione in pochi anni è diventata uno degli interlocutori di riferimento nel dibattito pubblico sul tema dell’education, fondamentale e strategico per il futuro del Paese. Ha avuto la capacità di dialogare sia con la politica e le istituzioni pubbliche, sia con il mondo della scuola, riuscendo a superare buona parte delle diffidenze che al suo interno permangono verso chi se ne occupa senza appartenervi. Alla Fondazione vengono riconosciute competenza e serietà, chiarezza espositiva, onestà intellettuale anche nel sapere rivedere le proprie posizioni.

Il valore aggiunto della Fondazione: i risultati del 2014
L’impatto delle attività della Fondazione in termini di “valore aggiunto” per la comunità nazionale e locale, al netto delle imposte e dei costi di struttura, è stato valutato per il 2014 in 4.619.738 euro (superiore ai 3.235.000 euro del 2013), come illustrato da Stefania Boschetti (EY – Ernst & Young), che con Roberto Grossi ha collaborato alla redazione del Bilancio Sociale. Di questi, 1.159.435 euro sono stati destinati a studi nell’ambito dei programmi sull’istruzione e la formazione universitaria a livello nazionale. Altri 884.973 euro sono andati a iniziative “sul campo” per gli studenti e le scuole a Torino e in Piemonte. 1.870.675 euro sono stati, invece, destinati a iniziative future, alcune delle quali si concretizzeranno nel 2015. Infine, il bilancio sociale della Fondazione Agnelli per il 2014 ha visto 704.655 euro indirizzati a iniziative di solidarietà sociale e beneficenza a sostegno di enti nazionali o locali di assistenza o sotto forma di aiuti diretti a persone in difficoltà, dipendenti o ex dipendenti del Gruppo FCA oppure segnalati da enti di assistenza. Il criterio principale che ha ispirato le erogazioni in questo campo, a fronte dell’aumento in questi anni delle richieste, è di selezionare beneficiari per i quali aiuti anche di importo limitato possano fare la differenza.

Perche’ alla SAFM
La presentazione del Bilancio Sociale 2014 della Fondazione Agnelli è avvenuta presso la sede della SAFM – Scuola di Alta Formazione al Management. La scuola è un progetto di formazione d’eccellenza nata nel 2009 su iniziativa della Fondazione Giovanni Agnelli, della Fondazione Pirelli e della Fondazione Edoardo Garrone, in collaborazione con il Collège des Ingénieurs di Parigi. I partecipanti al programma vengono assunti e retribuiti dalla Scuola e scelti in base al merito ed al potenziale, al termine di un rigoroso e severo processo di selezione. Gratuità e criteri di selezione esclusivamente meritocratici sono i tratti che distinguono il master SAFM dagli altri corsi di master italiani. I corsi, della durata di 10 mesi, sono basati sul learning through action, combinando lezioni in aula a esperienze di lavoro presso le aziende partner, all’interno delle quali ogni studente porta a termine uno specifico progetto. I numeri del corso sono cresciuti negli anni per quanto riguarda sia i partecipanti sia le aziende. Al termine del master praticamente tutti i partecipanti ricevono proposte di assunzione, quasi sempre dall’azienda presso la quale hanno svolto il progetto.