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Il direttore della Fondazione Agnelli commenta su La Stampa il testo del disegno di legge: alcuni elementi positivi, molti dubbi

La discussione sulla riforma proseguirà in Senato, dove con ogni probabilità vi saranno emendamenti. Ma è possibile fare un primo bilancio sui principali aspetti del ddl 2994, a valle del lungo, faticoso e spesso contraddittorio percorso della Buona Scuola da settembre a oggi.
Andrea Gavosto, in un intervento su La Stampa del 22 maggio, ritorna su i provvedimenti più significativi, sostenendo l’esigenza di valutarli nel merito senza pregiudizi ideologici e cercando di uscire dalla contrapposizione fra Governo e sindacati, che ha caratterizzato le ultime settimane.
Da un lato, vi sono alcune misure condivisibili, seppure migliorabili (come la maggiore autonomia dei DS, l’alternanza scuola-lavoro e l’apertura verso la trasparenza e la fruibilità dei dati sulla scuola e sulle scuole). Dall’altro, esistono molte perplessità su punti decisivi, fra cui il piano straordinario di assunzioni delle Gae, l’occasione perduta di introdurre il merito attraverso un’articolazione di carriera dei docenti e la preoccupante involuzione sulla formazione iniziale.
Con un forte allarme per la difficoltà di fare iniziare regolarmente il prossimo anno scolastico, visto che i tempi di approvazione del disegno di legge costringeranno il Miur a un’affannosa rincorsa per portare a termine le procedure di avvio. E con potenziali forti disagi per studenti e famiglie.

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