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Andrea Gavosto su La Stampa e su Corriere.it/Scuola commenta i risultati dell’indagine PIAAC dell’Ocse

Preoccupazioni, certamente, ma non grande sorpresa suscita l’indagine curata dall’Ocse sulle competenze della popolazione adulta (PIAAC), che conferma quanto si poteva facilmente immaginare. Nonostante negli ultimi 150 anni l’Italia abbia significativamente ridotto il gap nei livelli di scolarità rispetto ai paesi più avanzati, le competenze linguistiche e matematiche degli italiani restano fra le più basse all’interno dell’Ocse, le più basse nel caso delle competenze linguistiche.
Alla ricerca hanno fatto seguito le dichiarazioni allarmate dei ministri Carrozza e Giovannini.
Il direttore della Fondazione Agnelli ha partecipato al dibattito, intervenendo sul portale Scuola del Corriere della Sera e su La Stampa. Sul quotidiano torinese si è soffermato in particolare sulla situazione dei NEET (Not in Education, Employment or Training), quella cospicua parte di popolazione giovanile (per l’Istat sono oltre 2 milioni) che non risulta impegnata in corsi di studio o di formazione professionale né nel lavoro.
Miglioramento dell’orientamento, specie alla fine delle medie, e maggiore qualità e trasparenza della formazione professionale sono due dei principali fattori su cui agire per intervenire su un fenomeno grave e inaccettabile.

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