Un contributo italiano per inquadrare il dossier tematico promosso dalla Fondazione Agnelli e da “Scuola Democratica”
La valutazione dell’università – sul fronte della didattica come su quello della ricerca – rappresenta il necessario complemento all’autonomia degli atenei e dei docenti. In particolare, con la diffusione dell’implementazione dello schema del “Processo di Bologna”, valutare e garantire la qualità e l’adeguatezza dell’offerta formativa è divenuta una priorità, formalmente riconosciuta nel comunicato di Bergen del 2005 in cui i ministri dell’istruzione europei hanno adottato il documento Standards and Guidelines for Quality Assurance in the European Higher Education Area, elaborato dall’European Association for Quality Assurance in Higher Education (ENQA).
Alla valutazione dell’università è dedicato il primo dossier dell’Osservatorio Internazionale promosso in collaborazione dalla Fondazione Giovanni Agnelli e dalla rivista Scuola Democratica-Learning for Democracy. Ogni dossier (saranno tre all’anno) focalizzerà un tema critico dell’education comtemporanea in Italia e a livello internazionale. I contributi preparati per ciascun dossier saranno pubblicati prima sui siti delle due istituzioni e successivamente sulla rivista.
Di valutazione delle università in Italia si discute da almeno venti anni, ma solo ora essa è si è imposta realmente come tema di dibattito pubblico e politico. Fino ad oggi, infatti, nonostante vi siano state almeno tre fasi in cui la valutazione dell’università è stata oggetto di intervento politico (1993, istituzione dell’ Osservatorio per la Valutazione del Sistema Universitario; 1997-1998, istituzione del CIVR e del CNVSU; 2008-2012, istituzione dell’ANVUR), essa è stata a lungo ignorata e ha prodotto limitati effetti concreti. Solo a partire dal 2012, l’ANVUR è entrata nel pieno delle sue funzioni. Ad oggi, non senza problemi e aspetti critici, ha condotto il secondo esercizio di valutazione della ricerca – di cui si attende di conoscerne i risultati e, soprattutto, quali effetti essa produrrà –, sta portando avanti il processo di abilitazione per gli avanzamenti di carriera dei docenti e a breve implementerà il processo di valutazione e accreditamento dei corsi di studio attraverso l’iniziativa AVA (Autovalutazione, Valutazione, Accreditamento). L’iniziativa della Fondazione Giovanni Agnelli e di Scuola Democratica intende contribuire al dibattito in corso, cercando di andare oltre i ristretti confini nazionali e assumendo una prospettiva comparativa.
Il contributo di Alfredo Squarzoni (Università di Genova) offre una sintetica sistematizzazione di quanto è stato elaborato a livello europeo sulla valutazione della didattica e assicurazione della qualità nell’istruzione superiore. Con la diffusione dell’implementazione dello schema di Bologna e l’ampliamento dei margini di autonomia delle istituzioni di istruzione superiore, valutare e garantire la qualità e l’adeguatezza dell’offerta formativa è divenuta una priorità, formalmente riconosciuta nel comunicato di Bergen del 2005 in cui i ministri dell’istruzione europei hanno adottato il documento Standards and Guidelines for Quality Assurance in the European Higher Education Area, elaborato dall’European Association for Quality Assurance in Higher Education (ENQA). Gli schemi di valutazione interna, esterna e di accreditamento elaborati a livello europeo vengono poi messi a confronto con quello che dovrà essere il sistema italiano AVA elaborato dall’ANVUR.
Un ringraziamento a Massimiliano Vaira (Università di Pavia) per il contributo alla stesura delle note introduttive al Dossier sulla valutazione dell’università.