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Un incontro del ciclo “La scuola di…” promosso da Fondazione Agnelli e UniCredit

Non sempre in Italia la scuola dà prospettive a tutti. Non sempre in Italia la scuola è capace di includere i più deboli, chi arranca e ha difficoltà. Non sempre in Italia la scuola riesce a fare camminare insieme equità e merito. Non sempre in Italia la scuola è luogo di educazione alla legalità e alla democrazia.
Questi temi sono stati l’oggetto di una stimolante discussione che si è svolta oggi al Liceo Gioberti di Torino fra un centinaio di studenti e Don Luigi Ciotti.
Stimolato dalle domande di Guido Tiberga, responsabile delle cronache torinesi de La Stampa, e dalla partecipazione attenta e appassionata degli studenti del Gioberti, il fondatore del Gruppo Abele e di Libera è partito da una testimonianza delle sue esperienze personali di figlio di immigrati nella Torino degli anni Sessanta per sostenere, una volta di più, l’importanza dell’istruzione per tutti (“nessuno deve essere lasciato indietro”) e del pensiero critico non soltanto come fattore di emancipazione e di benessere delle persone, ma come strumento di democrazia e di crescita civile, di contrasto alla criminalità, alla corruzione, all’emarginazione e alle dipendenze di ogni genere.
L’incontro si è svolto nell’ambito del ciclo di incontri La scuola di… che Fondazione Agnelli e UniCredit organizzano nelle scuole torinesi per fare incontrare ai ragazzi personaggi in diversi ambiti professionali e chiedere loro: ma quanto ha contato per te la scuola?
Su indicazione dello stesso Don Ciotti, per ringraziarlo della sua disponibilità a incontrare i ragazzi, la Fondazione Agnelli e UniCredit hanno destinato una donazione a “L’Aquila e il Dragone”, un progetto del Gruppo Abele per laboratori di lingua italiana per adulti cinesi e alla lingua cinese per bambini cinesi e italiani.
Come feedback dell’incontro, la Fondazione Agnelli e UniCredit hanno promosso fra i ragazzi un piccolo concorso, invitandoli a inviare le loro riflessioni e commenti via mail (all’indirizzo fondazionegiovanniagnelli@gmail.com), Facebook o Twitter (con un tweet @FondAgnelli). I testi più interessanti verranno premiati con buoni libro.